Il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni, ha partecipato nella giornata di ieri all'audizione della VIII Commissione della Camera - Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - in merito all'Indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
Tra le varie misure citate, è stata ribadita l'importanza di investire sull'efficienza energetica in particolare grazie al meccanismo del Conto Termico. "Tra i principali strumenti di sostegno all’efficienza energetica degli edifici, affidati alla gestione del Gestore dei Servizi Energetici, è opportuno ricordare il meccanismo del Conto Termico – ha aggiunto Arrigoni -. Questa misura attiva dal 2013 e che ha mostrato un importante trend di crescita nel corso degli anni, solo nel corso del 2022, ha consentito l’attivazione di oltre 520 milioni di euro di investimenti, la produzione di 130 ktep di energia termica da fonti rinnovabili, il risparmio di 65 ktep di consumi finali e la riduzione di oltre 190 migliaia di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera".
Importante il passaggio in cui il Presidente ha illustrato che la misura vedrà una rimodulazione per la Pubblica Amministrazione di 400mln e di 500mln per i privati. “Il Conto Termico, compatibile con qualunque altra fonte di finanziamento pubblico, a patto che la somma dei contributi non superi il costo totale degli interventi, prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale nel limite massimo del 65% delle spese ammissibili. Il tetto complessivo di spesa annua cumulata della misura è di 900 milioni di euro – inizialmente suddivisi in 200 milioni dedicati alle Pubbliche Amministrazioni e 700 milioni ai privati – che a partire dal 1° gennaio 2023, visto il crescente ricorso al meccanismo da parte di Comuni e Regioni, è stata modulata riservando 400mln di euro alle PA e 500mln ai privati”.
Lo strumento, ha annunciato Arrigoni, sarà oggetto di revisione anche al fine di accelerare le ristrutturazioni edilizie e l’elettrificazione dei consumi così da contribuire al raggiungimento degli obiettivi del PNIEC. Al momento è in corso un’interlocuzione con il MASE per definire una proposta orientata a semplificare e ampliare la platea degli interessati.
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